La magia di L'avana

L'avana è una di quelle poche città al mondo (dieci? Quindici?) che lascia segni indelebili nel cuore. Sembra un eccesso di poeticità ma non faccio altro che descrivere la realtà di molti che l'hanno visitata e conosciuta. Se ne sono dette molte su di lei: certi hanno isolato determinati aspetti legati al clima e alla splendida posizione geografica; altri hanno evidenziato argomenti più legati alla vita che a L'avana si conduce, all'allegria della sua gente ed alla sua costante propensione al divertimento ed allo svago; altri hanno puntato l'attenzione sulla grande vivibilità di una città con milioni di abitanti: delinquenza ridotta al minimo e non comparabile a quella dei grandi centri del mondo, pochissimo traffico. Credo siano tutti argomenti validi e soprattutto veri, ma quello che invece io vorrei porre in risalto è un aspetto che è molto difficile descrivere: la magia di L'avana. E' difficile da descrivere ma chi l'ha conosciuta sa benissimo a cosa mi riferisco.

Arrivi a L'avana ed entri in un vortice leggero, come fosse una brezza primaverile, di energie positive che si sommano man mano che la attraversi. Ti sembra di percorrere un'opera d'arte vivente, un quadro in movimento. Ogni scorcio, ogni angolo, anche il più banale e poco turistico ha un suo bello assolutamente personale: una fermata della guagua (sarebbe l'autobus in slang cubano), un angolo dove quattro uomini sono intenti ad un'accanita partita di domino, un tratto di strada in cui famiglie passano il tardo pomeriggio a conversare davanti ai portoni delle case, una strada chiusa dove gruppi di ragazzi organizzano rumorose partite di baseball con una palla improvvisata e tanta fantasia. Tutto questo è L'avana, la sua interminabile magia. Ti accorgi, attraversando questo mondo, che si tratta di un mondo fortemente contagioso. Hai grandi difficoltà a mantenere il ruolo di osservatore passivo. Con tempi diversi chiunque entra nel grande vortice della città finisce per lanciarsi. Voglia dire questo togliersi paure e farsi una lunga, struggente passeggiata lungo il malecòn (splendido lungomare) habanero, come gettarsi in una pista di balli latinoamericani e lasciare che la musica faccia il suo effetto e suggerisca i suoi ritmi. L'avana è una città di colori e di suoni.

Vive in questo irregolare equilibrio di giornate che si compongono intorno a questi due principi. E la sensazione che percorre chiunque la attraversi è quella di trovarsi nel centro di gente allegra e felice, diciamo più allegra e più felice di quella che si vede spesso nelle nostre città, coi lineamenti tirati ed espressioni nervose. L'avana non ha controindicazioni, non ha particolari pericoli da cui mettere in guardia. Chiede solo al visitatore rispetto e curiosità.